venerdì 16 marzo 2007

Triplice Fischio...


Quella che sto per raccontare può sembrare una cena gioiosa, ricca di colori e allegria...ma mai come ieri sera l'apparenza è stata così ingannevole!!
Sto parlando della cena al Pub terzo tempo, dove gli ultras dello Jesi si sono riuniti insieme per festeggiare gli 80 anni della jesina...un modo per incontrarsi, cantare, lanciare cori contro Spò e Avals, fare la "sciarpata", la hola, ordinare la cena al ritmo festante dei tamburi suonati da Liuti...insomma, un'atmosfera "allegra", o almeno così sembrava superficialmente...se non altro a chi non è a conoscenza del momento critico che sta attraversando la curva, con la società che le da contro e la squadra che delude...(e qui però spezzo una lancia a favore della società...che incolpa i tifosi se la squadra va male, poiché sempre più pretenziosi e allo stesso tempo sempre pronti a contestare...infatti, quando i nostri amici si sono rifiutati di entrare allo stadio, la loro squadra ha vinto...che sia veramente colpa loro?).
Ma ritornando alla storia (che tra l'altro contiene una dihiarazione SHOCK, una confidenza fatta da Spò all'ormai ultras ascolano DavidUJ(A)...ma che vi riferirò dopo, per lasciarvi con la curiosità...comunque no, Spò non si è dichiarato gay, come molti di voi testine malate starete pensando!!)...terminata la cena, questo pseudo clima festaiolo si è protratto davanti al bancone del pub, con gli "ammazzacaffé" di rito...ed è in questo momento che sono arrivato io...comparso magicamente tra nubi colorate, vapori rossi, celesti e verdi che tinteggiavano la rada nebbia che stava scendendo leggera dopo i 20 gradi del giorno...lo so, detto così sembra una visione onirica, effetto "collaterale" di qualche oppiaceo...no, spiritosi, non c'erano gli elfi o i troll...sto raccontando la realtà, non prendetemi per matto...anche se effettiamente anche io faticavo a trovare una spiegazione plausibie di quello che stava accadendo...sperso tra fumi colorati e fugaci "risate" (come un bimbo al suo primo giorno di asilo), qualche voce che non riuscivo a riconoscere, un coro mi è venuto in soccorso e come un faro nella notte mi ha illuminato la strada della ragione: "Jesina, Oh oh (tum tum (di Liuti)), Jesina, Oh oh oh oh (tum tum)...la curva impazzisce per te(tum tum), Jesina, Jesina Holè (tum tum)"...ero finito in mezzo ai nostri amici ultras, che avevano appena acceso mille torce, quelle da coreografia prima delle partite, che si vedono in quasi tutte le curve che pretendono rispetto...e di fianco ad uno di loro, uno scatolone pieno con altre 1000 torce di tutti i colori...scemata questa coreografia improvvisata, sono riuscito a riconoscere volti familiari, facce viste e riviste, personaggi e non, insomma, gli ultras...
Canti, cori, urla, "mafioni" a comando, sembrava scorrere tutto felicemente...e superficialmente anche io ero stato corrotto da questa gioia, fino a quando non mi sono imbattuto nello sguardo di un ultras, di cui non conosco il nome...infatti il suo sguardo spento era la porta aperta della sua anima...attraverso quello sguardo ho visto una profonda tristezza, che dava vita ad un'immagine che mai dimenticherò...quella della desolazione: il piccolo ultras (fanciullino Pascoliano) dentro ognuno di loro, che stava camminando su una spiaggia deserta in una fredda giornata di inverno, con il mare in tempesta e il vento che smuoveva i suoi capelli a coprire gli occhi...la testa china nel suo lento quanto inesorabile avanzare, un passo dietro l'altro, così, meccanicamente...si incamminava spalle allo stadio tenendo in mano una sciarpa che strisciava pesantemente sulla sabbia...disegnando l'impronta che i suoi piedi, invece, non riuscivano a lasciare...si stava allontanando dalla vita...o quanto meno dalla vita ultras...
Lo sguardo di ognuno di loro mostrava questa desolante visione...ognuno cercava di mascherarla a fatica con risate, battute e canti...ma il triplice fischio dell'arbitro era ormai giunto e la partita si è conclusa...i giochi ultras sono finiti!!
La loro contestazione va avanti e per quest'anno, non andranno più in curva a vedere la partita, ma si posizioneranno fuori dallo stadio, magari sopra un muro, cercando uno spiraglio di campo per vedere giocare la propria squadra!





Vi sembrava che mi fossi dimenticato di voi, eh? E va bene, curiosoni, ora vi dico la scioccante dichiarazione fatta da Spò, che ha aperto il suo cuore confidandosi con David...ragazzi, ce lo stiamo perdendo...infatti ha detto che si trova meglio con gli ultras, e ha molte più cose in comune con loro...parlano 24h al giorno di sport, giocano 24h al giorno con la play, guardano 24h al giorno le partite sulla televisione, mangiano 24h al giorno le schifezze che mangia Spò (anche se non ho capito come fanno 24 ore al giorno a fare tutte queste cose in contemporanea!!)...niente. il bar è proprio il suo ambiente...