lunedì 24 dicembre 2007
Buon Natale!
Si, sono disposto ad ammettere che: Sembra il blog di Marchino, piuttosto che il mio...
Si, sono disposto ad ammettere che: Rischio di essere ripetitivo e monotono...
Si, sono disposto ad ammettere che: Ormai tutto quello che c'era da dire su Marchino è stato già detto...(...forse...)...
Però questo non potevo proprio ignorarlo!
Ma voi dovete però ammettere che con le sue faccine e le sue espressioni, mette un sacco di allegria...
...quindi...
Felice Natale!!!!!
martedì 11 dicembre 2007
THE SPO' S WORST NIGHTMARE!!
Da quanto tempo, eh?? Si vede che ho cominciato a lavorare, dimettendo la mia nullafacenza!!!
Vabbè, dopo così tanto tempo, ecco per voi una vera chicca nata da una modernissima tecnologia di mia invenzione!!!
Il lettore dei sogni notturni!!
Grazie a questo dispositivo sono riuscito a registrare e mostrare in video un sogno...anzi, il sogno ricorrente di Spò, quando va a dormire dopo aver meditato a lungo.
Più che un sogno è un incubo, il suo personalissimo peggior incubo!
Guardatelo...è tutto documentato!!
martedì 24 luglio 2007
Il giallo dell'erbetta verde...

Ogni riferimento a luoghi, cose o persone è puramente casuale. Se qualcuno casualmente dovesse incontrare in questa storia, situazioni o luoghi che ha vissuto, sappia che è totalmente frutto di una sfortunata coincidenza. Nella realtà, a quanto ne so, non esistono ragazzi infamati, ragazzi a Siviglia o a Urbino, padri pizzaioli e madri rompiballe che hanno a che fare con il detective Marchino...
...forse.
[… che bello, col giradischi acceso e lo spinello, e la ragazza giusta che ci sta, e tutto il resto che importanza ha … che bello, se piove porteremo anche l’ombrello…]
Questa litania incalzava pesantemente nel bagno, dove un lezzo insopportabile rendeva l’aria irrespirabile. La piccola stanza era essenziale, un wc sporco, un lavandino rotto e uno specchio arrugginito in un lato, un bidet e una vasca nel lato opposto. La piccola finestra, sbarrata da una persiana di legno marcio, lasciava penetrare un misero fascio di luce. Il Sole tardo della sera, che tentava di rubare alla penombra della stanza i contorni di alcuni oggetti, riusciva a definire solo un pulviscolo, che seguiva strane traiettorie sospese, galleggianti nell’aria grave.
Il detective Marchino, immerso nella vasca soffocata da 2 tendine di plastica logora che la avvolgeva, tentava invano di ripulirsi di dosso il sangue dell’ultimo caso. L’indagine aveva messo a dura prova la sua sanità mentale. L’inseguimento era stato sfiancante, prosciugandogli tutte le forze. La cattura un successo. Ma i suoi occhi non riuscivano a sopportare ciò che avevano visto, la sua mente non riusciva ad accettare ciò che era accaduto. Il suo cuore… no, il suo cuore non sarebbe mai riuscito a perdonare la colpevole, colei che si era macchiata di tale crimine!
Immerso nell’acqua fetida della vasca, si strofinava con forza per levarsi il sangue di dosso.
Aveva risolto un altro caso… ma a che prezzo! Si era fatto giustizia da solo. L’aveva uccisa, la maledetta.
Lei, la zanzara tigre che poco prima l’aveva punto sulla pancia. Gli aveva succhiato del sangue… aveva tentato di ucciderlo.
Si era accorto tardi di lei… troppo tardi. Ormai aveva già colpito.
E l’aveva uccisa con le sue mani. E aveva provato anche una sensazione strana, piacevole. Lievemente spaventato ma eccitato, sapeva che l’avrebbe rifatto.
Il sangue dalle sue mani sembrava non scolorire, a ricordo della loro intimità, il sangue di lei mischiato al sangue di lui…quel sangue che era riuscita a succhiare di nascosto. Mille pensieri gli attanagliavano la testa, mille brividi scorrevano lungo la sua spina dorsale. C’era uno strano silenzio, un’atmosfera irreale, tutto sembrava immobile, per le infinite ore che durò quell’unico lungo istante.
Il telefono squilla...il suo trillo squillante squarta il silenzio della casa. Suona ripetutamente, ed ogni squillo è come una coltellata che fende l’aria pesante della stanza. Svogliatamente il detective Marchino esce dalla vasca, scivolando sul bordo, cadendo rovinosamente a terra…batte la schiena. Caccia una bestemmia autentica, si alza impacciato e si dirige verso la sala. Il telefono ormai agonizzante tenta, con l’ultimo sprazzo di energia rimastagli, di catturare l’attenzione. Il detective Marchino, con i suoi piedini all’interno delle sue ciabattine, scende le scale impacciato, toccandosi con una mano la schiena dolorante.
Ogni scalino una bestemmia…ancora bagnato, lascia una scia di acqua sporca per le scale. Finalmente risponde al telefono. Dall’altra parte una voce forte, sicura.gli impone la propria autorità:
“Marco, questa sera devi venire a lavorare, abbiamo molti prenotati a cena!”.
Il silenzio…il detective Marchino lo riconosce istantaneamente, e ne ha paura. Sa che non può osare la sorte. Senza rendersi nemmeno conto, risponde: “si, arrivo…”.
Neanche si salutano. La comunicazione cade.
Il detective Marchino, dopo le energie spese per l’ultimo caso, ha bisogno di un po’ di relax. Risale le scale bagnate a fatica, scuotendo la testa a destra e a sinistra, ad ogni passo. Entra nella sua camera da letto e si dirige verso il cassetto segreto.
La camera era buia e sudicia, panni sporchi adagiati su ogni superficie orizzontale. Il letto era sfatto, e aveva impressa la sindone del detective, della sera precedente. Il sudore aveva disegnato le sue forme sul lenzuolo una volta bianco. La penombra della stanza lasciava intravedere a terra un tappeto impolverato, ai piedi di un armadio aperto ma completamente vuoto. Tutto il suo contenuto era riverso a terra, sopra il letto e sopra la scrivania.
Il detective Marchino percorre la stanza. Uno strano sorriso gli riga la faccia. Un sorriso maligno solca il suo volto sudato, uno squarcio orizzontale tra le guance pienotte. Prende dal comodino una manciata di polvere, nuvola che contiene i suoi occhiali…lenti sfregiate e sporche. I suoi occhi leggermente arrossati sembrano più piccoli senza. Attraversa la stanza…
Il respiro si fa più affannoso, trepidante. Le mani ora gli tremano. Giunge davanti l’armadio, si china e lo sposta di lato. La porzione di muro scoperta nasconde un incavo dai bordi frastagliati. Il detective Marchino si tuffa al suo interno. D’un tratto si ritrae. I muscoli del suo volto sono in tensione, dal collo sporgono linee di nervi, fiumi trasbordanti in piena. Un urlo grottesco parte dal basso, attraverso la cassa di risonanza del suo addome, fino ad esplodere fuori della bocca: "SACRILEGIO!!".
Il suo pertugio segreto era stato violato. Qualcuno doveva sapere. La sua erba era stata rubata.
Il detective Marchino vacilla, come sottratte tutte le sue certezze, sgretolati i suoi luoghi sicuri. Un nuovo caso sembra cominciare. Si riprende, esausto di attese deluse. Col suo passo da pinguino si avvia verso il comodino, apre il primo cassetto e ne estrae il suo taccuino delle investigazioni, e una penna smangiucchiata da dove gronda un liquido bluastro e appiccicoso…morsicata a sangue in un momento poco felice di una sua vecchia indagine. Deve risolvere il caso al più presto.
Questo che è il suo caso.
Questa volta non avrà pietà, questa volta è una questione personale.
Con lo stesso metodo che gli ha permesso di risolvere molteplici casi, scrive sul taccuino 3 nomi in 3 colonne distinte: Felice, Elena, Francesca. Tre gli indagati, tre i possibili responsabili...ma prima di iniziare le considerazioni, un brivido lo scuote. Un quarto possibile indagato si sta formando nella sua testa, la sua testa ne sta definendo il profilo. Silvia. Altra bestemmia.
No, non può essere stata lei. Non ancora una volta. Non questa, di volta. La sua contorta mente comincia già a ramificare una serie di scuse e giustificazioni, ognuna in conflitto con l’altra. La scorsa volta era riuscito a salvarsi con un colpo di genio. Aveva detto che non era la sua. Le aveva giurato che era di un ragazzo che viveva al piano di sopra. Le aveva implorato di crederle, e l’aveva convinta che quella manciata di fumo era solo un reperto, una prova di colpevolezza.
Aveva risolto il caso del peggior spacciatore della zona, l’aveva catturato e consegnato alle forze dell’ordine, e si teneva la droga nel cassetto segreto delle prove, per il processo. L’aveva infamato, ma era riuscito a convincere Silvia...era riuscito a salvarsi. Questa volta, invece, nessuna scusa sarebbe stata capace di dissuaderla. Doveva subito cercare di scoprire la verità. Doveva sapere se poteva ancora considerarsi salvo. In quel caso, si sarebbe scagliato con tutta la sua forza contro uno dei primi 3 indagati.
Ad un certo punto, esclama: "WAPPAPAAAAA!!". Un indiziato cade, una croce lo ricopre nel taccuino. Felice, no…non può essere stato lui… Felice si trovava in erasmus a Siviglia dal 1990…Non si faceva vivo da 17 anni!
Il detective Marchino si rassicura un po’…il cerchio si restringe. Si sta avvicinando alla soluzione del caso. Un altro "WAPPAPAAAAA!!" esplode nell’aria…una croce a supplizio anche sulle spalle del nome Elena. Neanche lei può essere stata.
Si trovava ad Urbino da circa un mese; no, non lei.
Non rimane che la giovane Frà…e ancora Silvia. Un velo di preoccupazione si spiega sul suo volto. 50 e 50…una troppo piccola, una troppo grande. Una su cui scagliarsi, una dalla quale difendersi. Non rimane che un tentativo da fare, prima dell’agognata verità. Una telefonata per alimentare la sua speranza. Una telefonata per frantumare la sua speranza. Una telefonata per scoprire se sarà cacciatore o preda. Se perseguiterà o sarà perseguito. La tensione è insopportabile. Prende il telefono...ma prima ha bisogno di una birra. Prima di scoprire la verità vera, ha bisogno della sesta moretti da 66 del giorno...666..., deride la sorte...la sorte lo deride!
Leggermente inebriato dall’alcohol, decide che è ora di sapere...avvia la chiamata e attende. Primo squillo, secondo squillo...la testa altrove...sembra esplodere.
Terzo squillo...la preoccupazione sale. Un movimento intestinale strano rimbomba tra le sue viscere...con passo da pinguino si dirige in bagno. La testa ormai confusa. Le sue guance pienotte si colorano di un rosso intenso. Le sue amanti, bigamo infedele, traditore fedele di entrambe…ma ora forse è lui il tradito. Miss alcohol e miss Ganja gli stanno voltando le spalle...le sue ragazze amate.
...quarto squillo...ancora nessuna risposta. Gli squilli di volta in volta si fanno sempre più ossessivi e martellanti. Il suono nelle sue orecchie, sempre più ottonato e astratto. Ogni squillo un battito del suo cuore; un’eternità tra un TUM e l’altro.
...quinto squillo...finalmente una vocina confusa “pronto?” :
"Frà, m’hai preso te l’erba?"...e la vocina: "Ma tu sei un teletubbies!!Che fico, sto parlando con Dipsie!"...intanto il detective Marchino riesce a percepire una strana musica provenire dall’altra parte della cornetta:
[...But Swiss time was running out, it seemed that we would lose the race, Smoke on the water, fire in the sky...]. La riconosce, riconosce il motivo centrale, una melodia basata su quattro note in scala blues che ne fanno uno tra i più famosi riff nella storia.
"Ehi, Dipsie, te lo posso toccare il pancino??"...
La matematica non è il suo forte, ma 1 + 1 è un conto che anche il detective Marchino riesce a fare. Il caso stava per essere risolto.
Con la sua arguzia, capisce che Frà sta fumando con le sue amiche la sua erba…sta violentando il suo amore...uno dei suoi amori lo sta tradendo. Sollevato, il cacciatore che è in lui caccia via la preda che è in lui…il cacciatore che è in lui si lascia sfuggire di bocca solo 2 parole…sei morta! Due parole gravi, due parole serie, mentre miss Ganja sta seducendo la piccola Frà…desiderio carnale e passione.
Il detective Marchino chiude il telefono. Nella sua mente c’è spazio solo per il rancore…nel suo cuore c’è spazio solo per l’ira. Non è così che doveva finire…lui la doveva finire.
Aspetterà il ritorno della piccola Frà, attenderà con ansia la sua paziente vendetta. Solo dopo averla uccisa, un barlume di lucidità gli schiarirà la mente, e capirà…capirà che spesso, troppo spesso, gli oggetti vengono trattati come persone, e le persone come oggetti…lo capirà troppo tardi, ma se ne infischierà., aspirando una bella boccata di fumo, un lungo e passionale bacio alla sua miss…
Le avventure del detective Marchino

Un unico vincolo dovrà essere rispettato in tutte le storie: come l'eureka di archimede, ci sarà il wappapa di Marchino, ogni volta che troverà la soluzione ad un caso. Per il resto, libera fantasia.
Con un soggetto come il nostro eroe, le storie si scriveranno da sole! Aspetto vostre pubblicazioni!!
p.s. Lo so che il 60 % degli articoli che posto parlano di lui, ma come può essere altrimenti??
martedì 3 luglio 2007
a questo sogno occorre ancora un dormiente
Beh, io ho lottato...sto lottando ancora per capire se ciò a cui ho assistito un venerdì di giugno sia stato reale o pura esperienza onirica...il ricordo di un'immagine...che col tempo sbiadisce a poco a poco dalla mia memoria...e più scolora, più tendo a credere che sia stato un sogno, si, ne sono quasi certo...eppure......eppure......
Eppure un oggetto...un oggetto, una foto cerca di convincermi del contrario...c'è una foto che cerca con violenza di distruggere la mia sicurezza, di...di far vacillare le mie certezze...tanto che cerco di difendere la mia sanità mentale (già abbastanza provata) convincendomi che sia tutto un sogno, che ancora mi devo svegliare...che il tempo intercorso tra quel venerdì e oggi sia solo il frutto del mio sonno...
...ma si...mi sveglierò a breve e sarà sabato...

...ma a questo sogno occorre ancora un dormiente!
P.S.: Da questa foto non si vede bene, ma Andrea (Zito per Marchino...) sta ricevendo ben 26 euro di resto, dopo aver estratto dal portafoglio, dal suo portafoglio, un cinquantone per il regalo a Checco!!. Ora Capite di cosa sto parlando??
venerdì 15 giugno 2007
canzone
Non so se funziona, questo è un tentativo di mettere la canzone "il pescatore" di checco Finu, sasha, Fede nel blog...se non si sente niente, allora non funziona...
venerdì 8 giugno 2007
Una chicca speciale!
Mentre vi godete questo spettacolo, aggiornerei i cari lettori con le novità che sono accadute dall'ultimo post ad oggi...no, per chi se lo stesse chiedendo, non ho ancora l'ADSL...si, lo so che è dal 3 gennaio che sto aspettando, ma sorvoliamo...però sono contento che a quelli di roma sia piaciuto molto il mio portatile, anche se un pochino mi manca e lo rivorrei indietro (neanche questa è una novità, visto che è in riparazione da settembre 2006!! Tra poco gli faranno una torta con la candelina ed esprimeranno un desiderio!!)...Ma lasciamo stare questi poco lieti eventi e passiamo a cose più allegre!! Maggie è in argentina da fine aprile...ve lo voglio ricordare, anche perché sinceramente nessuno sente la sua mancanza...comunque dalle mail che manda a "vita vissuta affare Jombì" (che discreta come sempre ne divulga notizia a reti unificate!) sta perdendo l'uso dell'italiano, e probabilmente rimarrà laggiù...è ora di festeggiare!!!! Spò è perso per sempre, batte cuore ultrà sul suo petto, e non si fa più vedere...incredibile, salta anche le partite di calcetto!! (fortuna che ci sono io, che non vi faccio sentire la sua mancanza!! sto cercando di prendere il suo posto!!). Fede ha un indirizzo email...lo so, stentiamo tutti a crederlo ma è così!!Comunque ti voglio tranquillizare, un pc non ha mai fatto male a nessuno, a meno che non ti cada sulla testa dal terzo piano!!
Io invece ho cominciato a lavorare a Fabriano...di estate...dico solo questo...bel periodo di incominciare...ho anche cercato dentro di me le motivazioni nascoste che mi hanno spinto a questo passo...ebbene si, sono stato spinto da una grande mancanza...un collegamento veloce ADSL!! Ora qui posso lavorare (lo so che suonano male le due parole "io" e "lavorare" insieme!) ed finalmente scaricarmi le mail di Cate in meno di un minuto, mentre a casa impiego un'ora e mezzo! Ma ho scoperto che il lavoro no fa per me...no, non questo lavoro...parlo del lavoro in genere...nella vita io non lavorerò mai più, ho deciso!!
Quel maledettissimo di Luca si sta rubando la mia vita...l'ho scoperto ier sera...si sveglia tardi, guarda un film preso da internet...pranza, guarda i simpson e il castello takeshi, guarda un altro film preso da internet...si riposa un pochino sul divano, esce alle 7 del pomeriggio per un tour "passera", cena ed esce di nuovo, e va a letto tardi...maledetto, ridammi la mia vita!!
Però è anche diventato più "nature"...si sta appassionando agli animali...in particolare ai pesci, e sta studiando nuove tecniche...ora si è appassionato al salto del salmone! Gioca a rugby e dove c'è un po' di mishia, ci si butta a capo fitto...ma letteralmente!! Nel senso, corre e salta di testa...e ci riprova e ci riprova finchè le bozze sulla testa gli ricoprono la fronte e si gira stordito nel campo!! Un consiglio...se ti vuoi stordire cercando di preservare un pochino il cervello, è meglio che bevi alcool...
Giro invece ha abbandonato il giro del bar ultrà, macchiandosi (almeno come pensa spò) di un disonore che può lavarsi di dosso solo con il sangue fresco di qualche anconetano...e prova vergogna di questo disonore...per questo molte sere decide di non uscire e per dimenticare si affitta films come "Tenacious D, il plettro del potere" e li alterna a "cercasi Selen disperatamente"...(...e se li riguarda pure un paio di volte, prima di riconsegnarli... :S ).
"piove sul bagnato" Claudio si è comprato una macchina nuova...una due-posti che lui spaccia vergognosamente per 5 posti...ah, e ha anche vinto direi "giustamente" il torneo di freccette (vorrei rivedere lo scafandro!! IHihihihihihIhihIhIh)...
Checco sta seguendo i passi di Paul Verlaine e Charles Baudelaire...un po' perchè è un maledetto, un po' perchè si sta dando al San Nicolò (l'assenzio di San Paolo), un po' perchè è un artista, dipinge, canta, suona la chitarre e prende per il culo i suoi amici facendo "covers"...ah, è vero...dimenticavo che è anche un sacco impegnato, di questi tempi...sempre all'università, al contrario (dice lui), di noi che non facciamo niente dalla mattina alla sera...fortuna che c'è qualche "Santo" che lo smentisce raccontandoci la verità...
Sasha ha incontrato Totti...a Roma...e Hilary...Marchino invece è sempre lo stesso del filmato, perché a noi ci piace così!!
Per chiudere, spero che sarà un'estate molto ma molto piovosa...e anche un pochino fredda...dalla mia postazione sto facendo di tutto, mi sono portato anche un trespolo per "gufare" meglio...purtroppo non ho poteri così grandi da far piovere sempre, infatti la settimana prossima, almeno da quanto dice Claudio, ci sarà un sole tremendo...Vedremo, vedremo, dico io!! Mi impegnerò...dai, almeno il fine settimana sarà bello!!Perchè gufo così tanto??...perchè si!!
mercoledì 11 aprile 2007
La fine del "piccolo pioniere"...

Ecco i cugini MEERRDAAA!!

Una orgogliosa passeggiata per sfuggire al tedio dell'aprile dolce dormire, un passo dopo l'altro per guadagnare la vetta di una lieve collina, irta di insidie...insidie nascoste tra l'erba, insidie "secche" e insidie "fresche". E poi loro, i "Cugini Merda"...chi se non loro potevano sprofondare fino alle caviglie su un mare di grossa merda vaccina!! Non a caso sono i "Cugini Merda"!!
venerdì 16 marzo 2007
Triplice Fischio...

Sto parlando della cena al Pub terzo tempo, dove gli ultras dello Jesi si sono riuniti insieme per festeggiare gli 80 anni della jesina...un modo per incontrarsi, cantare, lanciare cori contro Spò e Avals, fare la "sciarpata", la hola, ordinare la cena al ritmo festante dei tamburi suonati da Liuti...insomma, un'atmosfera "allegra", o almeno così sembrava superficialmente...se non altro a chi non è a conoscenza del momento critico che sta attraversando la curva, con la società che le da contro e la squadra che delude...(e qui però spezzo una lancia a favore della società...che incolpa i tifosi se la squadra va male, poiché sempre più pretenziosi e allo stesso tempo sempre pronti a contestare...infatti, quando i nostri amici si sono rifiutati di entrare allo stadio, la loro squadra ha vinto...che sia veramente colpa loro?).
Ma ritornando alla storia (che tra l'altro contiene una dihiarazione SHOCK, una confidenza fatta da Spò all'ormai ultras ascolano DavidUJ(A)...ma che vi riferirò dopo, per lasciarvi con la curiosità...comunque no, Spò non si è dichiarato gay, come molti di voi testine malate starete pensando!!)...terminata la cena, questo pseudo clima festaiolo si è protratto davanti al bancone del pub, con gli "ammazzacaffé" di rito...ed è in questo momento che sono arrivato io...comparso magicamente tra nubi colorate, vapori rossi, celesti e verdi che tinteggiavano la rada nebbia che stava scendendo leggera dopo i 20 gradi del giorno...lo so, detto così sembra una visione onirica, effetto "collaterale" di qualche oppiaceo...no, spiritosi, non c'erano gli elfi o i troll...sto raccontando la realtà, non prendetemi per matto...anche se effettiamente anche io faticavo a trovare una spiegazione plausibie di quello che stava accadendo...sperso tra fumi colorati e fugaci "risate" (come un bimbo al suo primo giorno di asilo), qualche voce che non riuscivo a riconoscere, un coro mi è venuto in soccorso e come un faro nella notte mi ha illuminato la strada della ragione: "Jesina, Oh oh (tum tum (di Liuti)), Jesina, Oh oh oh oh (tum tum)...la curva impazzisce per te(tum tum), Jesina, Jesina Holè (tum tum)"...ero finito in mezzo ai nostri amici ultras, che avevano appena acceso mille torce, quelle da coreografia prima delle partite, che si vedono in quasi tutte le curve che pretendono rispetto...e di fianco ad uno di loro, uno scatolone pieno con altre 1000 torce di tutti i colori...scemata questa coreografia improvvisata, sono riuscito a riconoscere volti familiari, facce viste e riviste, personaggi e non, insomma, gli ultras...
Canti, cori, urla, "mafioni" a comando, sembrava scorrere tutto felicemente...e superficialmente anche io ero stato corrotto da questa gioia, fino a quando non mi sono imbattuto nello sguardo di un ultras, di cui non conosco il nome...infatti il suo sguardo spento era la porta aperta della sua anima...attraverso quello sguardo ho visto una profonda tristezza, che dava vita ad un'immagine che mai dimenticherò...quella della desolazione: il piccolo ultras (fanciullino Pascoliano) dentro ognuno di loro, che stava camminando su una spiaggia deserta in una fredda giornata di inverno, con il mare in tempesta e il vento che smuoveva i suoi capelli a coprire gli occhi...la testa china nel suo lento quanto inesorabile avanzare, un passo dietro l'altro, così, meccanicamente...si incamminava spalle allo stadio tenendo in mano una sciarpa che strisciava pesantemente sulla sabbia...disegnando l'impronta che i suoi piedi, invece, non riuscivano a lasciare...si stava allontanando dalla vita...o quanto meno dalla vita ultras...
Lo sguardo di ognuno di loro mostrava questa desolante visione...ognuno cercava di mascherarla a fatica con risate, battute e canti...ma il triplice fischio dell'arbitro era ormai giunto e la partita si è conclusa...i giochi ultras sono finiti!!
La loro contestazione va avanti e per quest'anno, non andranno più in curva a vedere la partita, ma si posizioneranno fuori dallo stadio, magari sopra un muro, cercando uno spiraglio di campo per vedere giocare la propria squadra!
Vi sembrava che mi fossi dimenticato di voi, eh? E va bene, curiosoni, ora vi dico la scioccante dichiarazione fatta da Spò, che ha aperto il suo cuore confidandosi con David...ragazzi, ce lo stiamo perdendo...infatti ha detto che si trova meglio con gli ultras, e ha molte più cose in comune con loro...parlano 24h al giorno di sport, giocano 24h al giorno con la play, guardano 24h al giorno le partite sulla televisione, mangiano 24h al giorno le schifezze che mangia Spò (anche se non ho capito come fanno 24 ore al giorno a fare tutte queste cose in contemporanea!!)...niente. il bar è proprio il suo ambiente...
lunedì 19 febbraio 2007
Nomi e Soprannomi: fatti avvenuti in quel di Parma e Bologna

Prima di tutto, i complimenti alla neo-dorroressa Laura!
GRANDE LAURO' !!!!!!!!
Questa storia ha come protagonisti 5 personaggi...cioè, non è che sia una vera e propria storia...effettivamente anche i personaggi non sono proprio personaggi, ma persone...va bè, diciamo le cose come stanno, non c'è nessuna storia e nessun personaggio...ma solo racconti e aneddoti di fatti realmente accaduti (ok, ok, ve lo concedo, spesso anche un po' esagerati...chiamiamola licenza poetica :p ) in questi ultimi giorni...ma passiamo direttamente agli avvenimenti, senza ulteriori dilungamenti (state anche voi pensando come me che questa premessa sia inutile, o quantomeno forzata??) .
Ognuno di loro si è guadagnato un soprannome, nell'ordine mi riferirò in seguito a loro con i seguenti: Arturo, Aramis, Amedeo, Lino e Tommy...in quest'elenco avrei dovuto mettere per ultimo Lino...non perché sia il meno importante...solo per chiudere in bellezza, visto le numerossissime soddisfazione che riesce ogni volta a donarci (e per trovare sempre nuovi modi per fallire e fare ogni cosa nel peggior modo possibile...originalità e creatività)...mi sembrava più giusto mettere Tommy in coda (forse nel suo caso perché effettivamente il meno importante), perché chi ormai lo conosce sa, che è sempre posto per ultimo in un qualuque elenco (ad esempio vedi quello dei ringraziamenti nelle nostre tesi di laurea)...ah, la più volpe dei lettori si sarà sicuramente accorto che l'unico senza un soprannome è proprio Tommy...no, non si tratta di una mia mancanza, abbassa quel tuo dito inquisitore (sperando che la più volpe non sia Mauro :p)...mentre per gli altri il nomignolo in un certo senso cerca di risaltare un aspetto di un particolare comportamento di questi giorni, per lui avrei dovuto trovare (come poi capirete) un nome tipo "Servelloni Mazzanti Vien dal Mare"...
Ma procediamo con ordine:
Arturo detto anche Arturo Pasturo, di mestiere ingegnere pescatore...la foto mostra un suo tentativo di cattura...uno dei tanti!! Arturo viaggia senza sacco a pelo per lasciar posto a sacchi di pastura, che distribuisce a destra e manca per strade, piazze, vie, chiese e locali...praticamente ovunqunque...per non annoiare troppo, racconterò una minima parte dei tentativi di cattura, diciamo uno 0,01%...XXL, locale di Parma, scendiamo le scale e passiamo di fianco ad una ragazza molto carina (nds)...e Arturo subito a chiederle: "Ma le ragazze di Parma si dicono parmigiane o parmensi??"...ottenuta una risposta di cui non era interessato, si volta e istantaneamente individua un'altra presenza femminile di fianco al bancone e di fronte ad un distributore automatico di sigarette...fingendosi uno dei più accaniti fumatori le si avvicina e cerca di catturare la sua attenzione elencando tutto le sostanze racchiuse in un millimetro cubo di fumo aspirato, spiegandole quale fossero e perché le sue sigarette preferite...passata questa, istintivamente alza il naso come per fiutare qualcosa (no, non le sue ascelle pezzate) e con uno scatto repentino degno di ogni predatore, si dirige in un'altra stanza del locale, ad avvinicare la nuova preda fiutata..."ma a me il maglione mi sta meglio così (incrocia le maniche al collo), così (maglione al collo con maniche che scendono parallele) o così(maglione intrecciato alla vita)?"...la ragazza lo abbandona dopo lo sfrondone grammaticale "a me mi"...e così via, per tutti e 3 i giorni trascorsi...
Aramis, ovvero nervosetti the alarmist...ormai il mondo intero sa il perché di nervosetti...anche a Parma, quando girando col Tommy incrociano una ragazza (un'amica di Tommy)...questa si avvicina di corsa, ignorando Tommaso e va da Aramis e gli dice: "io te conosco, sei quello che se incazza sempre!!" e si presenta...Ora, perchè the alarmist? Anche per lui racconterò solo una minima parte degli accadimenti di questi giorni, passati nell'alternarsi dei suoi scatti d'ira e scatti d'ansia...Parma, casa di Tommy...proviamo la canzone per Laura, con Aramis che ci accompagna con la sua chitarra...terminata la prova, Aramis scatta in piedi e dice: "oh, la custodia della chitarra!!! Dov'è? Ecco, s'è persa...non la troverò mai e mai più!!!"...Tommy per calmarlo gli dice: "non ce l'hai mai avuta la custodia!" e cerca anche di convincerlo di non aver mai avuto una chitarra...la custodia è appoggiata visibilmente sul divano di fronte ad Aramis...Bologna, rifacciamo i bagagli...mettiamo a posto le nostre cose...Aramis alle prese col sacco a pelo: "la fodera del sacco a pelo!!!! Dov'è?? No!! L'ho persa, non la troverò mai più!!!Ecco, lo sapevo io!!"...si gira e la trova intrecciata ai suoi piedi...così come per i suoi occhiali, persi definitivamente per 35 volte consecutive e ritrovati un millisecondo dopo lo scatto d'allarme! Per finire, scendiamo dal treno alla stazione di Falconara...Tommy (bello scherzo, Borio) gli ruba di nascosto il nuovissimo cellulare e gli dice: "hai preso il cellulare??" Il treno sta per partire...the alarmist si tocca le tasche, si gira di scatto, getta la chitarra a terra e comincia a correre verso il treno...Il buon senso di Tommy gli suggerisce di fermarlo...
Amedeo, detto anche Amedeo Morfeo, perchè si abbandona continuamente tra le braccia del dio greco...riesce a dormire (non come Arturo ovunque) ma in continuazione...alla fine è quello ad aver dormito di più e meglio (visto che non ha mai dormito per terra ma sempre sopra un comodissimo materasso), ma ispiegabilmente anche il più stanco...anche al "covo" il sonno lo ha segnato...dopo 3 minuti di ballo, si è appoggiato per il resto della serata alla colonna portante del locale...Solo una cosa è riuscito a svegliarlo e a farlo alzare per 1,3 minuti...la parola "castagnole"...che Caterina aveva portato per la colazione...appena questo dolce suono gli ha toccato l'udito, si è alzato di scatto a mangiare...poi è ritornato subito a dormire, mentre tutti noi eravamo ormai svegli e organizzavamo la giornata...
Lino, affettuosamente chiamato Linetto dagli amici...Lino solo per non violare i diritti di copyrigth, visto che Andrea Sperelli è già stato utilizzato in letteratura...una frase in dialetto dice così: "non hai chiappato nà mossa"...beh, questa potrebbe sintetizzare questi suoi ultimi 3 giorni! Fallimento come cuoco, è l'unico al mondo che è riuscito a far bruciare gli spagheti nella pentola (piena d'acqua) dove si stavano cuocendo...con la forchiettina girava solo quei 3 spaghetti in superficie (praticamente girava solo 10 grammi del kilo contenuto nella pentola)...Stazione di Parma, aspettiamo il treno che deve portarci a Bologna...Il biglietto lo avevamo fatto il giorno prima, uno unico per 5...Tommy ce l'ha in tasca e dice: "sarebbe da convalidare il biglietto", prendendolo e tenendolo in mano...Vediamo Lino allontanarsi da noi e avvicinarsi ad una macchinetta per la convalida...ci guardiamo incuriositi, poi decidiamo di fermarlo...stava obliterando un suo biglietto che aveva in tasca non si sa da quanti anni e che tra l'altro era già stato convalidato anni e anni fa...Poi, deve andare al bagno...tra i mille disponibili prende quello con scritto sulla porta: "non va lo sciacquone!"...XXL, a Parma...una coppia lo ferma e chiede a Lino se può scattare loro una foto...Lino prende in mano la macchinetta un po' confuso, dice: "mah, cioè, che devo fare?"...loro si riprendono la fotocamera e dicono: "lascia stare, non importa!!"...oppure, covo...Aramis si fa scattare una foto con Laura...sarebbe stata bella se Lino non avesse decentrato Aramis tagliandogli la fronte...A favore, però, c'è da dire che questa volta è riuscito ad aprire una bottiglia di vino!!
Tommy...si sarebbe potuto chiamare "Tronchetti Tommaso Provera" per via dei mille cellulari...mentre con uno telefona, con l'altro manda messaggi e cerca numeri...mentre con un palmarino sta cercando la strada più corta per superare il ponte SanPietroBurgo e portarci in prossimità di un fotografo simpaticone...si sarebbe potuto chiamare "il cuoco", vista la sua abilità nel preparare sughi, nella fattispecie una banale carbonara che tutti sanno fare...cioè, tutti ma non lui...non riesce a separare i tuorli dall'albume e decide di mettere tutto insieme...apre la confezione di pancetta affumicata e la mette direttamente in padella, senza soffriggerci insieme neanche la cipolla...si dimentica il sale sull'acqua e quando si sente un po' preso in giro per la sua incapacità (effettivamente eravamo tutti in cucina a deriderlo), lascia tutto in mano a Lino, sapendo che avrebbe toppato sicuramente in qualcosa, per poi così distogliere la nostra attenzione e le nostre prese in giro su Andrea...ed effettivamente così è stato, aggrappandosi con tutto se stesso alla pasta bruciata in pentola...si sarebbe potuto chiamare "the technologist", visto l'accuratezza con cui tiene al proprio portatile...accendiamo il pc per preparare un bigliettino per Laura...ci fa lavare a tutti le mani...gli spieghiamo che nessuno di noi avrebbe toccato il suo gioiello...avremmo solo guardato il monitor...ci costringe allora a lavarci gli occhi, per paura che in un certo qual modo potessimo rovinare il notebook...e quando Terza ci lancia stelle filanti, con Tommy davanti al PC, si immola con tutto il suo corpo a proteggere il computer, e con uno scatto d'ira subito scemata dalla poca confidenza con Jacopo, gli dice:"che birbantello che sei...stai attentino, sbadatino"...avrebbe voluto dire: "brutto testa di bip, figlio bip bip bip, e altri bip bip bip, te spacco tutto se ce rirpovi!" (i bip sono per censura...)...Caterina ha dovuto dormire su una sedia perchè il letto era occupato dal pc...Aramis e Amedeo hanno rischiato la morte perché hanno tentato di scostare leggermente la pellicola che ancora avvolge il portatile...si sarebbe potuto chiamare in mille altri modi, ma "Tommy" li raccoglie tutti...
Mi risparmio la conclusione (anche perchè se viene come la premessa...), e lascio a voi commenti ed eventuali dimenticanze!!
Comunicazione di servizio
Il blog aggiornato lo trovate su http://ilparcojesi.blogspot.com , senza il www...
Ciao a tutti...
martedì 6 febbraio 2007
!?!? Checco Finu e le carte ?!?!

Dato che ormai da tempo questo blog narra solo delle avventure/disavventure di Marchino (giustamente direi, visto quanto ci fa divertire ogni volta...ah, a proposito, presto uscirà una canzonesu di lui, che spero di riuscire ad inserire in questa pagina!), questa volta vi voglio raccontare di una cosa che ieri mi ha lasciato a dir poco senza parole.
Dopo cena siamo andati a fare una bevuta all'IrishPub (vuoi perché il lunedì è uno dei pochi aperti, vuoi perché lì ci lavora la mia cameriera (o meglio proprietaria di pub) preferita)...tra una birra e una cioccolata calda, discutendo della partita appena conclusa vittoriosamente contro il gruppo mosconi, per la prima volta dopo anni e anni di amicizia con Checco Finu, l'ho visto finalmente tenere delle carte da giuoco nelle mani...no, non era ubriaco (dai, ammettetelo, è stata la prima cosa che avete pensato...malefici!!)...la cosa strana è che non erano carte osè, come molti di voi invece staranno già immaginando (ammettetelo, avete pensato male anche questa volta)...
mi sto riferendo a quelle carte che al posto del J, del Q, del K e soprattutto della matta (quant'è matta!!) raffigurano pornostar in pose che non lasciano nulla all'immaginazione (non che io ne abbia mai tenuta in mano qualcuna!! Solo per sentito dire, eh

giocandosi casa)!! Quindi il mio dubbio: ma non sarà che Checco quando non esce con noi è perchè sta giocando a carte in una qualche stanza segreta dietro un bar scalcinato, bevendo birra e fumando sigari?
giovedì 1 febbraio 2007
IL RITORNO dell'Artista con la A maiuscla
Non ci resta che attensdere l'uscita dei film!
mercoledì 24 gennaio 2007
L'Artista con la A maiuscola

Marco Macchiarulo ha esordito come sceneggiatore alla fine degli anni novanta, scrivendo film di vario genere e livello, fra cui anche commedie all'italiana di una certa importanza (Il peso sostenuto dalle caviglie, Il signor passaguai ed Il prezzo di una colt). E' passato poi alla regia con un buon film drammatico, Il bottone della pattuella, e con alcune commedie di costume molto delicate, vagamente femministe: Questa è la mia fedina penale, Ninì Tirabusciò, La donna sopra la mongolfiera e Sotto la pancia. Ma come spesso capita, il più grande successo commerciale è arrivato con il film che lo meritava di meno: Al Liceo a 11 anni, commedia psicologico-giudiziaria sul processo ad un professore che uccise un alunno.
Quest'articolo è stato scritto da spaghettiamezzanotte
mistero?!?!

...proprio ieri ci chiedevamo come un nostro caro amico usava passare le sue giornate, dato che a quanto sappiamo non studia quasi più, con noi esce di rado, con gli ultrà molto probabilmente ci esce soltanto dopo cena e una donna non sembra che se la sia fatta... (a meno che fa come qualcun altro nel gruppo che ama giocare a nascondino e fare i giochetti di nascosto, chi vuol capira capisca!!! però il protagonista non sembra proprio il tipo...)
E allora visto che pure io non ho niente da fare ho iniziato a pensare e ripensare a come quest'uomo riempisse le sue giornate...
poi alla fine ho capito: sono andato a controllare la posta ed ho visto che sono piene di sue email tutte su questo genere però!!!!
N.B.: Per un qualche errore sulla pubblicazione risulta che il post è stato scritto da me...per correttezza (e soprattutto per i diritti di copyright!!), l'autore di questo post è il nostro amico Wassilly...
martedì 23 gennaio 2007
Una sera qualunque

Martedì 22 gennaio, Irish pub
Saltiamo i preliminari e andiamo subito al sodo:
1) Marchino si accinge ad entrare nel pub, e quando apre la porta le imprime un'accellerazione tale che, un ragazzo colpevolmente seduto dietro, viene scaraventato addosso al suo amico seduto di fronte. I due si trovano a limonare con la schiena rotta
2) Marchino ordina soltanto una birra media con una gradazione alcolica che non raggiunge nemmeno i 6 gradi
3) Marchino parla della macchina e dell'incidente e dei napoletani che gliela compreranno
4) Marchino gioca a freccette e puntando sul tabellone affianco, fa sempre centro nel tabellone giusto!! una media di 550/600 punti a partita...
5) Marchino si benda e continua a centrare il bersaglio giusto
6) Marchino decide che prima di lanciare le freccette fa un doppio carpiato in avanti, sette all'indietro, un triplo salto mortale atterrando con una spaccata e nonostante tutto, continua a fare centro!!!
7) Marchino ha vinto tutto
8) Marchino va a pagare e mentre è lì gli cadono prima le freccette, poi gli spicci dalle mani e allora la barista con sguardo amoroso gli fa "qualcuno ti pensa!?" e lui "si mi madre!?!?!?"
9) Marchino è un genio, io lo ANO!
lunedì 22 gennaio 2007
“Gondrano”, ovvero Spòkhanov…

Non so se qualcuno di voi ha letto “la fattoria degli animali”, di G. Orwell…tra le mille allegorie (su tutte quella della rivoluzione russa) di questo libro, ce n’è una che mi ha fatto pensare a Spò…anzi, per la precisione un personaggio…o forse è Spò che mi ha ricordato questo personaggio…non saprei dirlo…è che ultimamente ho dei seri problemi a stabilire causa-effetto (esempio classico: quello dell’uovo o della gallina)…tralasciando i miei (tanti :p) problemi, (non credo siano di vostro interesse), ritorno al personaggio (Gondrano, il cavallo…non Spò…vabbè, sono entrambi personaggi…anzi, sono entrambi lo stesso personaggio, come vedremo tra pochissimo!), Gondrano è un cavallo enormemente forte, dal quale dipende il lavoro ed il sostentamento della fattoria. La sua filosofia si basa sulla dignità del lavoro, ma egli non è molto intelligente (non voglio insinuare nulla sull’intelligenza di Spò, non fraintendetemi), e per questo viene sfruttato da chiunque governi la fattoria, contribuendo indirettamente, a causa della sua cruciale importanza nel sistema produttivo della fattoria, allo sfruttamento degli altri animali. Risalta chiaro agli occhi l’analogia con il minatore sovietico Stakhanov…Gondrano rappresenta il lavoratore ordinario: umile, onesto ed essenziale in qualsiasi sistema sociale. Il lavoratore comune viene inevitabilmente sfruttato sotto una dittatura o un regime totalitario. Gli slogan preferiti di Gondrano sono: “lavorerò di più e più duramente” e “Napoleon ha sempre ragione” (Napoleon è l’analogo di Stalin). Alla fine Gondrano muore di fatica, e questa sua esperienza mostra cosa può accadere quando le azioni di chi è al potere vengono accettate senza porsi domande.
Nel 1935 Stakhanov divenne una celebrità per aver ideato una nuova metodologia di estrazione del carbone dalla "vena" mineraria e riuscì ad aumentare la produttività della squadra di lavoro fino a quattordici volte, battendo ripetutamente il record del numero di tonnellate di carbone estratte in un turno di lavoro. In italiano ne è derivato il termine “stacanovista”, ad indicare chi lavora in modo
indefesso (spesso con ulteriori note negative, come la mancanza di rispetto per la propria
persona): lo stakhanovismo è divenuto quindi sinonimo di totale (ed eccessiva) dedizione al lavoro.
Sono un po’ sorpreso che in Spò non c’è traccia di quell’impulso primitivo di sopravvivenza (non so se per mancanza di voglia, o per mancanza di volontà), risponde solo ad un sistema di capitalismo delirante, in cui si tenta di creare prodotti di cui non abbiamo bisogno e al contempo il modo per venderceli. I mezzi per produrre la ricchezza sono tenuti da una piccola minoranza, col risultato che tutti gli altri devono vendere le proprie capacità lavorative a quella minoranza per una retribuzione, che non può mai essere pari al valore di quello che si produce. Ed è il profitto che procura a quella minoranza il suo reddito privilegiato e che è lo scopo incurante della produzione. Questa lotta di competizione mirata ai profitti porta ad aumentare i ritmi di produzione, stress e insicurezza…nel caso di Spò una stanchezza simile al coma.
Dopo tutto questo, vedo solo Spò come “carburante” del “motore” capitalismo…e ritornando ai miei problemi di causa-effetto, non riesco a capire se il capitalismo esiste in quanto ci sono persone che si lasciano sfruttare in questo modo, oppure se, essendo l’economia basata sul capitalismo, alcune persone sono ridotte a lavora in questo modo e a queste condizioni (vedi cinesi). Cioè, più semplicemente l’idea è: esiste la prostituzione perché ci sono i clienti oppure ci sono i clienti perché esiste la prostituzione? Come si può risolvere? Togliendo il cliente o togliendo la prostituzione?
Spò, se fadiga pè pijà qualche soldo pè potè campà dignitosamente, cercando de ottimizzà al massimo el divertimento (non la stracchezza o la felicità del padrone) che poi ottenè col dinero…non se campa pe fadigà, quante volte tel dovemo dì?
P.S.: Quando lavori 10 ore, non è che fai un’ora de straordinario, ne fai due!! Le ore lavorative dei cristià normali so 8, non 9!!!
domenica 14 gennaio 2007
...terminata la clandestinità...

La presente è una lettera di sdegno e disapprovazione nei confronti dei così detti “atti osceni in luogo pubblico”!
E’ inammissibile che quando si esce la sera, spensierati e con la voglia di divertirsi, si vedano certe cose! Io non lo tollero Più!?! Non è possibile che come qualcuno si volti corra il rischio di incappare in certe orribilanti e deprovevoli visioni!! Ovvero Claudio B. e Lucia J. (l’anonimato viene mantenuto per il rispetto della privacy) che limonano, che si avvigliano e solo Dio sa cos’altro… è disgustoso!?! Ci sono ragazzi che potrebbero crescere con degli scompensi; pensate solo per esempio a Marco M. (anonimato come sopra) che ancora deve crescere molto (!?!?!?!?) (tutti ce lo auguriamo!) e già presenta degli squilibri evidenti!?!?
Insomma per il bene del mondo intero BASTA POMICIONI!!!!
Ps. Spero che anche qui checcoppi inserisca la foto giusta, o se lo ritiene più opportuno, una “composizione di foto giuste”!?!?
Pps. Volevo comunque testimoniare tutto il mio affetto a Bedetti C., Jombini L. e Macchiarulo M. indipendentemente dalla missiva scritta prima!?
Ipocrisia, ipocrita

Tratto da “Dizionario Pratico della Lingua Italiana” (Arnoldo Mondadori Editore), cito testualmente
Ipocrisia f 1 capacità di simulare buone qualità, buoni sentimenti e buone intenzioni. 2 detto o atto da ipocrita
Ipocrita agg 1 che si comporta con ipocrisia. 2 che denota ipocrisia // m/f persona ipocrita (ETIMOL attraverso il latino, dal greco hypokrités: attore, simulatore, derivato da hypocrìno: separo, distinguo e dal medio hypokrìnomai: rispondo, recito, simulo)
Io non dico niente, non commento… mi limito a riportare queste due definizioni e spero che checcoppi inserisca quanto prima una foto che forse anche meglio spiega il significato intrinseco e più profondo dei termini.
Vostro Wassilly
La deposizione delle armi!!

Nessuno di noi lo avrebbe mai creduto possibile...un gemellaggio jesi-ancona, una stretta di mano a significare la rinuncia alle armi...o almeno così sembrava...poi Spò ha deciso di non scendere a compromessi, di non rinunciare alla propria dignità di ULTRAS jesino fomentatore di folle...e con sgarbo non ha stretto la mano di Silvia, al contrario del suo amico David...
Dopo quella stretta di mano piena di significati, non è stato più lui...il "munello" sotto casa sua è diventato "fiolo", "muntobè" è sparito dal suo vocabolario...ier sera si è lasciato sfuggire "raghè, dun dè?"...Spò, pensaci tu, riportalo sulla retta via!!
domenica 7 gennaio 2007
"...poi un giorno finalmente..."

"Dove andiamo questa sera??"
"Cassero!!"
"va bè, apparte le cazzate, dove andiamo??"
"Cassero!!"
"Luca, fattela finita, dove andiamo??"
"Ahh, Cassero!!"
Questo praticamente quello che succede ogni venerdì o sabato, o nei giorni festivi...e ogni volta, chissà perchè, l'idea di Luca viene cestinata immediatamente...
Finchè un giorno, stanchi e annoiati, o meglio sfiniti, abbiamo deciso di accontentarlo...beh, ecco, prenditi questa foto, stampatela e incorniciala sul tuo comodino...
(guardate la felicità nel suo volto....è pazzo di gioia, è l'uomo vivo...si butta di lato, non sa dove andare...ha raggi sulla schiena e irradia gio-gio-ia...)
venerdì 5 gennaio 2007
"S.D. - LA SFIDA!!"

A volte basta uno sguardo negli occhi per capire i pensieri dell'altro...
I loro sguardi di sfida farebbero invidia anche al grandissimo regista western Sergio Leone, pieni di tensione e così carichi di phatos...il tempo sembra fermarsi, ed ecco i loro pensieri, così carichi, pungenti e allo stesso tempo gravi, che sembrano scolpirsi sull'aria che li separa come un'epigrafe risalta sul marmo:
S: "Non ci devi pensare nemmeno per sogno!!"
D: "Si si, ora mi bevo un altro sorsetto di rum, poi te lo rubo!!"
S: "Ora mi bevo un altro sorsetto di Jack e te lo proibisco!!"
D: "Devo approfittare di un tuo momento di distrazione...quando berrai un altro goccetto, io sarò già fuori con il mio rum e il mio cappellino, a festeggiare il nuovo anno!!"
Alla fine è stato proprio così...Simone si è distratto per colpa dell'accoppiata Checco Finu-Vinicio Capossela, che lo hanno corrotto in un ballo scatenato e forsennato.
Lo scaltro David ha colto il momento opportuno, e se n'è andato in piazza a festeggiare con il rum e il suo nuovo cappelletto di paglia...come mostra la foto.
Qualcuno dice di averlo visto anche con in testa un cappellino da festa, di quelli piccoli, colorati e con l'elastico...
Chissà a chi altri l'avrà rubato? E soprattutto, dove sarà finito il cappello di Simone??
giovedì 4 gennaio 2007
Un'orgia di suoni

la carpa l'arpa, la platessa il basso e la tromba del pesce rombo. Come non poter amare il luccio, re del blues, la cernia ed il nasello al violoncello, la sardina all'ocarina e l'orata al coro!! Come non lasciarsi corrompere da quell'orgia di suoni e di colori, di vita e di felicità!!
KAOS!!

"...
....
....
Keep movin movin movin
Though their disapprovin
Keep them doggies moving
Rawhide
Dont try to understand them
Just rope, throw and brand them
Soon well be living high and wide
My hearts calculating
My true love will be waiting
Be waiting at the end of my ride
Move em up (head em up)
Head em up (move em on)
Move em on (head em up)
Rawhide
Cut em out (ride em in)
Ride em in (cut em out)
Cut em out (ride em in)
Rawhide
Yah!
Move em on (head em up)
Head em up (move em on)
Move em on (head em up)
Rawhide
Cut em out (ride em in)
Ride em in (cut em out)
Cut em out (ride em in)
Rawhide
Yah!
Rollin rollin rollin
Rollin rollin rollin
Yah!
Rollin rollin rollin
Rollin rollin rollin
Yah!
Rawhide
Yah! rawhide! "
(n.d.s.): dato che non si capisce cosa stiano cantando e ballando, ho aggiunto anche la parte del testo in esame...
Il 2007 era appena arrivato...tutto il mondo si muoveva esasperato, con l'alcool suo fedele combustibile...così come le stelle, tutto girava sospeso nel vuoto attorno all'invisibile...
Questi 2 miei amici, presi dalla frenesia del nuovo anno, cavalcavano cavalli invisibili e roteavano in aria fruste inesistenti, sbraitando qualcosa di incomprensibile sopra le note dei "blues brothers"...
Mentre tutto era in continuo movimento, un unico punto fisso, un'unica certezza immobile a cercare di dare ordine al CAOS...un essere pizzaiolo, una metamorfosi markuliana che con i suoi poteri e la sua formula magica "WAPPAPAAAA!!!", per far quadrare l'ordine degli eventi e portare tutto ad una labile "speudo-normalità", cercava di fermare o quantomeno rallentare questo moto perpetuo, aggrappandosi con forza ad una delle colonne portanti della casa...
Il video purtroppo non mostra cos'era successo prima...questi 2 ubriaconi sopra i tavolini con le braghe calate a cantare : "quella cavalla lì, non è la stessa più, no, non la stessa più..."!!!
(questo articolo ha subito una modifica, sotto consiglio di uno dei due malcapitati :p, che mi ha detto : "ragioniamola un attimo!"...e così per motivi di forza maggiore ho tolto il video inserendo una foto degli stessi!)